AIUTIAMO IL CAMERUN!
A volte ci si iscrive ad un torneo solo per il gusto di vincere e dimostare i propri valori, altre volte partecipare ad un torneo vuol dire molto di più… infatti non tutti sanno che le Dairagirls sono da sempre attente all’aspetto sociale e quando possono sanno aiutare chi ha più bisogno, anche divertendosi!
Non a caso nella giornata di oggi le ragazze del team dairaghese giocano con l’obiettivo di sostenere la “Educalcio Onlus” che attraverso il calcio vuole insegnare ai bambini del Camerun i valori dell’amicizia, della solidarietà, dell’impegno, della riconoscenza e del sacrificio.
Grande riscontro da parte delle squadre che decidono di presenziare all’evento
in ben 24 formazioni: è ovvio non tutte con la stessa sportività dei singoli e
del collettivo che era lecito aspettarsi dall’evento, ma si sa che a volte il
fine giustifica i mezzi e guardando il fine ultimo della manifestazione è bello
sapere che, in ogni caso e con le proprie attitudini, si sta facendo del bene!
Per quanto riguarda l’aspetto sportivo è buona la prova delle Dairagirls
che sfruttano il torneo per testare dei nuovi innesti nella rosa di alcune
giocatrici. Due vittorie per il gruppo che supera per 3-1 le “Whatsup” e per
5-0 le ragazze del “Belfica” ed un’unica sconfitta di misura per 2-3 contro le “Dalla
di Prima”, una delle formazioni più titolate nel circuito 24h. Bella la prova
del gruppo e delle new entry Veronese, Bagnera e Lavezzo che dimostrano di entrare
sin da subito nell’alchimia del gioco dairaghese. Addirittura Veronese, al suo
esordio in un campo a 5, risulta essere la miglior marcatrice del giorno delle
Dairagirls con 3 reti, seguita da Caprioli con 2 centri e dalle marcature di
Giosuele, Pennisi, Impellizzeri e Bagnera. Buone anche le parate di Lavezzo che
si presenta, nel corso del torneo, come degna sostituta dell’inizialmente
assente Ottobelli.
In definitiva, parafrasando la mission
di Educalcio, la manifestazione ha dimostrato come il calcio e la squadra
possono essere non solo una passione e l’occasione di stringere amicizie, ma
anche una pausa di gioco e di normalità per chi vive una quotidianità ostile e
disagiata.

